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GENOVA - Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo. Si chiamava così la 'polizia' parallela nel settore della lotta al terrorismo creata per riceve fondi da organizzazioni nazionali e internazionali. La Digos della Questura di Genova, nelle prime ore di stamani, ha compito oltre 25 perquisizioni in nove regioni italiane (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Molise, Sicilia e Sardegna). Decine sono gli indagati tra gli appartenenti alla stessa Polizia di Stato, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza ed alla Polizia penitenziaria. Due persone, non appartenenti alle forze dell'ordine ma già note alle cronache, sono state finora arrestate.
Si chiamano Gaetano Saya e Roberto Sindoca, ambedue noti già alle cronache per aver guidato l'organizzazione "Destra Nazionale", che ereditò la sigla da Almirante. Saya, ex massone, fu anche teste d'accusa al processo Andreotti. Considerato vicino ai servizi segreti deviati, ha spesso millantato i suoi rapporti con il Sismi.
Il reato contestato è quello di associazione per delinquere finalizzata all'usurpazione di funzioni pubbliche in materia di prevenzione e repressione dei reati. In sostanza, gli inquirenti ritengono che lo scopo dei capi dell'organizzazione fosse quello di usufruire di finanziamenti da parte di organismi nazionali e internazionali. Molti degli appartenenti alle forze dell'ordine coinvolti avrebbero aderito in buonafede a questa sorta di servizio segreto truffaldino.
Il sedicente Dipartimento avrebbe anche effettuato controlli negli aeroporti, senza particolari effetti. Alcuni suoi componenti avevano accesso diretto al centro di elaborazione dati del Ministero dell'Interno.
Il settimanale "News" ha recentemente scritto che a questa organizzazione apparteneva anche Fabrizio Quattrocchi, la guardia del corpo uccisa in Iraq. La notizia non è stata confermata dagli inquirenti.
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