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I bambini di Baghdad smascherano i pacifisti
by ... Friday, Oct. 01, 2004 at 8:42 PM mail:

...

I bambini di Baghdad smascherano i pacifisti


In Italia gli ultrapacifisti nostrani ringraziano per la liberazione delle due Simone la presunta “resistenza” irachena. Quest’ultima, però, non solo prende altri dieci ostaggi ma fa esplodere un’autobomba a Baghdad che compie una strage di bambini. A definitiva dimostrazione che gli estremisti della pace italiani sono in realtà dei sostenitori e dei fiancheggiatori dei terroristi.

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sei una merda
by BrSys Friday, Oct. 01, 2004 at 8:48 PM mail:

se quei bambini sono morti e' a causa dell situazione creata dai tuoi amici americani. sono stati i terroristi a mettere le bombe, ma prima dell'occupazione di stampo nazista dell'irak i terroristi la non c'erano.
non cambiare le carte in tavola, testa di merda!
via da indymedia, nazista di merda

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saddam
by stefano Friday, Oct. 01, 2004 at 8:55 PM mail:

Per Human Rights Watch le vittime di Saddam sarebbero 290.000. Iraq, ritrovata fossa comune con 15.000 corpi.
Recuperati finora 3 mila cadaveri a Hilla. Sono tutti di oppositori del regime. I parenti delle vittime scavano senza sosta.

Bagdad, 14 maggio 2003. Con la fine della guerra in Iraq vengono fuori gli orrori del regime dell'ex dittatore Saddam Hussein. Almeno tremila cadaveri sono stati rinvenuti in una fossa comune presso il villaggio di al-Mahawil, vicino alla città di Hilla, 90 chilometri a sud di Baghdad. A scavare alla ricerca dei corpi sono i parenti disperati in cerca dei loro cari affermando che nella fossa potrebbero esservi fino a 15.000 morti, probabilmente prigionieri politici e intere famiglie sterminati durante la repressione della rivolta sciita del 1991.

Scene strazianti - L'emittente britannica Bbc descrive scene strazianti, di parenti che scavano, anche a mani nude, in un fetore terribile, per ritrovare i corpi dei familiari scomparsi. La gente cerca di identificare i morti dai vestiti, i documenti, o gli occhiali. Un uomo è certo di aver riconosciuto il fratello dalla maglietta, una donna compone in un sacco di plastica le ossa del miglior amico del marito e piangendo aspetta di trovare i resti dello sposo. Intanto l'associazione di New York Human Rights Watch accusa le forze americane di non aver protetto i siti dove si trovano fosse comuni. «Di conseguenza - afferma un portavoce - le famiglie disperate scavano da sole, danneggiando le prove che permetterebbero agli esperti di stabilire professionalmente l'identitá delle vittime». Secondo Human Right Watch il tre maggio il sindaco di Hilla aveva chiesto invano aiuto ai marines americani per sorvegliare il sito. L'associazione umanitaria denunzia intanto la presenza nel villaggio di Muhammad Sakran, 40 chilometri a nord di Baghdad, delle tombe numerate di oltre mille prigionieri uccisi dal regime fra il 1979 e il 1999.

Le vittime totali sarebbero 290.000 - Nelle tombe, identificate solo da numeri, si troverebbero civili uccisi perchè sospettati di appartenere al partito comunista o al partito islamico Dáwa, messi fuorilegge dal regime. I parenti, che per anni non hanno potuto avvicinarsi al sito per ordine delle autoritá, hanno giá identificato 80 corpi, grazie anche a documenti della polizia segreta. Si teme infine che vi siano altri mille corpi in una fossa comune trovata vicino a Bassora, dove sono stati finora riesumati 126 cadaveri, molti con le mani legate e gli occhi bendati. Numerose bare aperte sono state esposte in una moschea di Bassora, per permettere ai parenti di identificare i loro cari. Tre sono stati giá riconosciuti come sciiti uccisi nel 1999 per il loro sostegno al leader spirituale Mohamed Sadeq al Sadr. In tutto, secondo Human Rights Watch, sono 290.000 le persone scomparse in Iraq durante gli anni del regime. Corriere.it, 14 maggio 2003

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"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo".
by Squalo Friday, Oct. 01, 2004 at 8:56 PM mail:

"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo". Quante volte l'avete sentita questa frase? Cento? Mille? Tutti i giorni? Probabile. Gli autori sono autorevoli e variano da Massimo D'Alema a Sergio Romano, dagli editorialisti accigliati di Repubblica al bar dello sport dell'Unità. Tutti insieme appassionatamente a ripetere come un mantra una cosa falsa, cioè che "prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo". Importa che l'Iraq ospitasse noti terroristi internazionali, come Abu Nidal e Abu Abbas? Che al Zarqawi sia stato curato a Baghdad un anno prima dell'invasione? Che gli islamisti di Ansar al Islam ricevessero aiuti da Saddam Hussein? No, non importa, perché "prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo".
Non c'è uno che ricordi di quando Saddam, era il 1993, tentò di uccidere il primo presidente Bush in occasione della visita in Kuwait per celebrare la liberazione dall'esercito iracheno. Bill Clinton, per rispondere a quel piano anti Bush scoperto giusto in tempo, lanciò 23 missili Tomahawk su Baghdad ma, certo, Lilli Gruber stava ancora in via Teulada e quindi niente: Saddam non era un pericolo, non aveva rapporti con al Qaida e poi, diciamolo, se uccidere un fascista non era un reato, figuriamoci assassinare un presidente che si chiama Bush. In questi giorni, peraltro, è uscito un libro, ovviamente edito dal Cav., di un tal Nicholson Baker che racconta la storia di uno che vuole uccidere Bush junior. Evviva.
Ma torniamo al punto: "Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo". E' così? Stephen Hayes, cronista del Weekly Standard che ha scritto "The Connection", la connessione tra Saddam Hussein e al Qaida, spiega che non è così. Lo confermano i documenti ufficiali delle due Commissioni d'inchiesta imposte dai Democratici per tentare di smascherare gli errori o le bugie di Bush. Dunque: "Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", ma secondo un'analisi della Cia del gennaio 2003, citata a pagina 314 del rapporto sull'intelligence del Senato: "L'Iraq ha una lunga storia di sostegno al terrorismo". Non c'era oppure ha una lunga storia, il terrorismo in Iraq?

Le conclusioni della commissione bipartisan
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", ma nella stessa analisi della Cia citata dal Senato (sempre a pagina 314) si legge: "L'Iraq continua a essere un rifugio sicuro, un punto di transito, un nodo operativo per gruppi, individui che guidano la violenza contro gli Stati Uniti, Israele e altri alleati".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", ma il rapporto bipartisan della Commissione sull'Intelligence del Senato (a pagina 315) dice: "La Cia ha fornito 78 rapporti, da fonti molteplici e redatto richieste documentate in cui il regime iracheno ha addestrato agenti per attacchi e li ha inviati per portare a termine attacchi".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", ma sempre lo stesso rapporto bipartisan (a pagina 316) dice: "L'Iraq ha continuato a partecipare in attacchi terroristici per tutti gli anni Novanta".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", ma sempre a pagina 316 dello stesso rapporto del Senato si legge: "Dal 1996 al 2003, [il Servizio segreto iracheno] ha concentrato le sue attività terroristiche su interessi occidentali, in modo particolare contro gli Stati Uniti e Israele".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", ma nel rapporto bipartisan del Senato americano (a pagina 316) si legge: "Lungo tutto il 2002 [il servizio segreto iracheno] stava diventando sempre più aggressivo nel pianificare attacchi contro gli interessi americani. La Cia ha fornito 8 rapporti per sostenere questa affermazione".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo" ma, a pagina 331, il rapporto bipartisan dice: "Dodici rapporti ricevuti e redatti da fonti che la Cia ha descritto avere varia attendibilità citano il coinvolgimento dell'Iraq nei tentativi di al Qaida di ottenere armi chimiche e biologiche".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo" ma la stranota Commissione sull'11 settembre, a pagina 66 del suo rapporto finale, ha scritto che "nel marzo del 1998, dopo la fatwa di bin Laden contro gli Stati Uniti, da quanto viene riferito due membri di al Qaida sono andati in Iraq per incontrare i servizi iracheni. A luglio una delegazione irachena è andata in Afghanistan a incontrare prima i talebani e poi bin Laden".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", ma quando, nell'agosto 1998, Clinton bombardò i campi di addestramento di Osama in Afghanistan e la fabbrica chimica in Sudan, il sottosegretario del Dipartimento di Stato, Thomas Pickering, e altri sei funzionari, dissero che i servizi monitoravano la fabbrica di medicine sospettata di sviluppare armi chimiche per Osama "da almeno due anni" e che, tra le altre cose, quella fabbrica provava "in modo abbastanza chiaro i contatti tra Sudan e Iraq".
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo" e, infatti, è vero: Saddam finanziava con 25 mila dollari i familiari dei kamikaze palestinesi. In Israele mica in Iraq, quindi non vale.
"Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo" e, infatti, nel 1998 il Dipartimento della Giustizia, quando ingenuamente Clinton pensava che il terrorismo potesse essere combattuto in un'aula di tribunale, mise sotto inchiesta bin Laden con queste parole: "Al Qaida ha raggiunto un accordo con l'Iraq per non lavorare contro quel governo, mentre su progetti particolari, che specificatamente includono lo sviluppo di armi, al Qaida lavorerà in modo cooperativo con il governo dell'Iraq". Hanno proprio ragione i D'Alema, i Romano, le Repubbliche e le Unità: "Prima della guerra, in Iraq non c'era terrorismo", c'era fuori dall'Iraq, però era coordinato da dentro, da un regime terrorista che prima della guerra c'era e ora non c'è più.
Christian Rocca

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come?
by BrSys Friday, Oct. 01, 2004 at 9:05 PM mail:

la cia? il dipartimento di stato?
chi? quelli delle armi di distruzione di massa?
ambe', allora....
e comunque, prima della guerra, non mi risulta esplodessero bombe nelle strade di baghdad.
e poi, se le WMD erano la ragione dell'invasione dell'irak, ora che anche gli idioti sanno che non ce ne sono, cosa ci fanno i vostri amici americani laggiu?
proteggono gli irakeni?
ma la volete piantare di farmi ridere?

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è arrivato quello dalle domande intelligenti
by Squalo Friday, Oct. 01, 2004 at 9:10 PM mail:

Si, l'ho messo io la bomba e sempre io faccio parte della resistenza.
Ora devi darmi ragione, sei contento?

Squalo (nazi troll di merda)

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Fessacchiotti
by bat Friday, Oct. 01, 2004 at 9:31 PM mail:

Ma come si fa ad essere cosi' polli da abboccare al primo provocatore che passa?

Svegliatevi. Se non lo aveste commentato l'articolo probabilmente sarebbe già sparito.

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No, no....il "sayamin" e' pagato....
by ain efes Friday, Oct. 01, 2004 at 9:33 PM mail:

LUI e' pagato da "Ha Mossad, le Modiyn ve le Tafkidim Mayuhadim"....

Baruch ashem....!!!!

E MORTE A ISRAEL

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e la policy?
by e la policy? Friday, Oct. 01, 2004 at 9:35 PM mail:

ma come funziona la policy?

è ammesso dire A MORTE ISRAEL, e non HAIL HITLER? (nonostante la coglionaggine di entrambe le affermazioni.....)

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la policy non esiste
by altro che cazzate Friday, Oct. 01, 2004 at 10:07 PM mail:

la policy se è per questo, mio caro coglionazzo, è bella che andata nel momento in cui un post inutile come questo (non contiene notizie di alcun genere, si tratta al limite di un opinione e x logica andrebbe sul forum e non sul newswire...) rimane per delle ore in bella vista invece di essere hiddato come merita.
per cui andate tutti affanculo: non avete i coglioni di esporre le vostre facce in pubbliche assemblee e sfogate la vostra frustrazione intasando di diatribe inutili una sezione di INDY che gia dal nome (NEWSwire brutti cazzoni)
serve a tutt' altro.

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Senti caro
by Mr.Lars Friday, Oct. 01, 2004 at 10:56 PM mail:

Senti caro,
1) Il lavoro di admin e' volontario e capita che per un po' di tempo non ci sia nessuno di *guardia*. Succede.
Pensi che ci siano turni? Sbagli.

2) Se molti sono cosi' polli da abboccare al primo provocatore che passa, fatti loro. L'open publishing ha i suoi aspetti sgradevoli. Love it or leave it.

3)Quando un articolo ha un tot di commenti è molto più difficile hiddarlo, perche' cmq un tot di persone hanno espresso opinioni. La policy non è una macchinetta precisa, e' cmq una interpretazione... se anche uno solo dei commenti conteneva informazioni utili si tende a lasciare visibile l'intero 3d. Leggersi le faq aiuta.

Ultimo: se non ti piacciono i troll rompicoglioni non discuterci assieme. Non fare nulla. Non commentarli. Non gridare *admin hidda*. Non fare RUMORE supplementare.

Che cazzo di senso avrebbe allungare inutilmente un articolo provocatorio con grida : *e' un troll e' un pulotto e' un fascio e' un nazi*??
Statti zitto e aspetta che passi qualcuno a pulire, prima o poi succede. Se non passa scrivi in lista.... ma aspetta almeno qualche minuto. E sii gentile. Ci sono solo volontari e spesso hanno altre cose a cui badare.

Ma se tutte queste cose sopra ti sembrano scemenze puoi sempre far vedere tu come si fa l'open publishing sul tuo sito, oppure andartene e basta lasciandoci tutti allibiti.

Sarranno cazzi all'inizio, ma sopravviveremo.

_______________________

Postfazione:
Era diretto al penultimo post.

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sarà....
by quello del penultimo Saturday, Oct. 02, 2004 at 8:23 AM mail:

beh onestamente la tua postfazione è un pò.... post-iccia.
xche a me sembra che ribatta pari pari l' ultimo post.
nel qual caso, il tono, scusami, è veramente fuori luogo.

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Nono.
by Mr.Lars Saturday, Oct. 02, 2004 at 9:58 PM mail:

E' diretto a tutti quelli che si lagnano dell'applicazione della policy usando il nw e facendo diventare il nw un blabla sul nw stesso. La morte.

Posso aver fatto un merge mentale di piu' post usciti in quella giornata e in quel 3d.

Riletto oggi in effetti è inutilmente acido. Ero incazzato e me la sono presa con chi non c'entrava.

Lo siento.

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