La Gruber «doppia» Berlusconi, successo di DErme.
Oltre 236 mila voti e un successo personale andato forse più in là delle sue stesse aspettative: è Lilli Gruber la candidata romana più votata. Forte del suo passato di volto del Tg1, la capolista nellItalia centrale della lista «Uniti per lUlivo» ha superato di 100 mila preferenze il secondo fra i più votati nella Capitale: il vicepresidente del Consiglio e presidente di An Gianfranco Fini. Solo terzo, con 116 mila voti, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Al quarto posto, e con 109 mila voti, il segretario della Federazione romana dei Ds, Nicola Zingaretti, candidato come la Gruber nel listone di centrosinistra. Nessun altro candidato a Roma è riuscito a sfondare il muro delle 100 mila preferenze: al quinto posto leuroparlamentare ulivista uscente Pasqualina Napolitano ne ha messi insieme 70 mila. Mentre il secondo classificato di Forza Italia, Antonio Tajani, coordinatore regionale del partito e già europarlamentare, ha ottenuto 43 mila voti, seguito con quasi 23 mila dal capogruppo alla Regione Alfredo Antoniozzi. Mentre in An, alle spalle di Fini, si piazza con 34 mila voti leuroparlamentare uscente e coordinatrice regionale Roberta Angelilli: seguita dal consigliere regionale Fabio Rampelli (22.997 preferenze), mentre il portavoce di Storace Alessandro Foglietta ne ha prese 18 mila. Lex An Alessandra Mussolini, in lizza con la sua lista, ha ottenuto oltre 14 mila voti. NellUdc il più votato fra i romani è stato lassessore regionale alla Casa Armando Dionisi, votato da oltre 20 mila elettori. Sul fronte opposto, per Prc, il segretario Fausto Bertinotti ha preso 35 mila voti, seguito per il suo partito da Luisa Morgantini con 21 mila voti e dal «Disobbediente» Nunzio DErme, che nonostante le 20 mila preferenze raccolte nel collegio rischia di non andare a Strasburgo: a meno che lo stesso Bertinotti non decida di avvalersi del seggio ottenuto anche nellItalia del sud e la Morgantini di quello che ha conquistato nelle Isole. Il partito deciderà nei prossimi giorni, dopo un dibattito interno. Per la lista Di Pietro-Occhetto, il primo ha ottenuto più di 15 mila voti, il secondo 8 mila.
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