Scontri a Mitrovica dove, secondo lagenzia Reuters, sarebbero almeno 4 i morti e centinaia i feriti. Secondo lagenzia serba Tanjug le violenze si sarebbero estese anche al sobborgo di Caglavica, Pristina.
>>> da osservatoriobalcani.it
Kossovo, ritorna la violenza (17/03/2004) Almeno quattro morti e 200 feriti, in un bilancio provvisorio fornito dall'agenzia Reuters, nei violenti incidenti in corso a Kosovska Mitrovica, in Kosovo. Da questa mattina migliaia di albanesi stavano protestando per la morte di tre bambini, secondo la versione di uno dei bambini sopravvissuti, costretti a lanciarsi nel fiume Ibar, che divide in due la città, da ragazzini serbi che li inseguivano con dei cani.
Coinvolti negli scontri anche soldati francesi della KFOR, la forza di pace a guida NATO. 12 soldati sarebbero rimasti feriti, quattro in modo grave, da schegge di una granata.
Gli incidenti sono scoppiati quando i manifestanti albanesi che si erano radunati nella parte meridionale di Kosovska Mitrovica hanno tentato di assaltare il ponte sul fiume Ibar che conduce alla parte nord della città abitata da serbi. I soldati della Kfor (forza di pace a guida Nato) hanno tentato di disperdere la folla sparando gas lacrimogeni.
Nel frattempo dall'altra parte del ponte si erano radunati manifestanti serbi, che a loro volta hanno tentato l'assalto al ponte. Testimoni oculari avrebbero poi riferito allANSA di aver sentito una forte esplosione e poi raffiche di spari.
Secondo quanto riportato dallagenzia Tanjug scontri sarebbero in atto anche a Caglavica, nei sobborghi di Pristina. Due elicotteri della Kfor stanno sorvolando il sobborgo, mentre cresce di minuto in minuto la folla di albanesi provenienti da Pristina e di serbi richiamati dal circondario. Ci sono anche notizie di primi scontri diretti fra le due fazioni, ma al momento non si sa se ci siano già vittime.
La tensione era già alta nei giorni scorsi a Caglavica afferma Marco Bruccoleri di ICS-Pristina in seguito al ferimento, con un colpo darma da fuoco, di un ragazzo serbo. I serbi della zona per protesta avevano bloccato la strada che collega Skopje a Pristina. Purtroppo ogni incidente, come quello accaduto ieri a Mitrovica, viene pericolosamente strumentalizzato da chi cerca lo scontro tra le due comunità. E questo accade spesso allindomani di prove di dialogo tra Pristina e Belgrado. ------------------------
>>> da repubblica.it Kosovo, un giorno di guerra sette morti tra serbi e albanesi Almeno 250 feriti tra cui nove soldati francesi La Nato: "La situazione è molto seria"
MITROVICA - E' pesantissimo il bilancio di un'esplosione di violenza tra le comunità serba e albanese-kosovara: a Pristina e Belgrado ci sono almeno 7 morti e oltre 250 feriti, tra i quali 11 soldati francesi della missione Nato (Kfor). La situazione è precipitata questa mattina con una sparatoria a Mitrovica, la città nel nord del Kosovo divisa tra le due comunità.
La polizia dell'Onu ha sparato candelotti lacrimogeni e proiettili di gomma per tenere a bada la folla di albanesi in tumulto per l'annegamento di tre ragazzi albanesi, di 8, 11 e 12 anni, caduti o spinti nel fiume Ibar dopo essere stati inseguiti da un gruppo di serbi che avevano utilizzato anche dei cani. Gli albanesi ritengono che il fatto sia una rappresaglia per il grave ferimento, avvenuto lunedì, di un ragazzino serbo a Caglavica, località alla periferia di Pristina.
Tra i morti, secondo fonti ospedaliere, ci sarebbero cinque albanesi, due dei quali uccisi da colpi di arma da fuoco.Tra gli oltre 250 feriti, una ventina sarebbero in condizioni molto gravi. La radio B92 di Belgrado poco prima aveva riferito di una donna serba uccisa sul balcone della sua casa da un proiettile vagante. L'agenzia Tanjung invece parla di un colpo sparato da un cecchino. Tra i feriti, secondo B92 ci sarebbero una sessantina di serbi.
Il primo ministro kosovaro Bajram Rexhepi si è recato in visita ai feriti nell'ospedale che si trova nella parte sud di Mitrovica, quella albanese. Rexhepi ha fatto appello alla Nato e all'Onu (che ha decretato il coprifuoco) perché sia ristabilita la calma al più presto.
Radio B92 riferisce di scontri tra albanesi e soldati della Kfor, polizia dell'Onu e infine serbi anche a Caglavica: centinaia di albanesi avrebbero cercato di contrastare una manifestazione di serbi, che bloccava la strada che porta in Macedonia. Né i soldati né gli agenti della polizia internazionale sarebbero riusciti a disperdere la folla, e la situazione è sfuggita loro di mano mentre si udivano colpi di arma da fuoco e il rumore degli elicotteri della Kfor che sorvolavano la cittadina.
Gli incidenti in Kosovo destano preoccupazione al quartier generale della Nato a Bruxelles. "La situazione è molto seria", hanno detto fonti vicine al segretario generale Jaap de Hoop Scheffer, sottolineando che "sono state usate armi, persone sono state uccise, molte ferite". "La cosa più importante - ha aggiunto la fonte - è ora appellarsi ad entrambe le comunità affinchè rinuncino alla violenza, vadano a casa e lascino alle autorità kossovare, aiutate dalla Kfor, l'indagine sui tre bambini albanesi annegati" (17 marzo 2004) http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/mitrovica/mitrovica/mitrovica.html ------------------------
>>> in diretta telefonica da pec/peje ora la situazione è ancora parecchio tesa: a Pec/Peje [kosovo occidentale, la zona controllata direttamente dai militari italiani - nello specifico la Folgore] ci sono stati ripetuti spari e si parla di un morto, dopo l'attentato di quest'estate che aveva visto coinvolti dei ragazzi serbi uccisi mentre facevano il bagno nel fiume.
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>>> da ansa.it
PRISTINA - Precipita la situazione nel Kosovo nonostante la presenza della forza di pace guidata dalla Nato: sanguinosi incidenti sono avvenuti a Kosovska Mitrovica dopo una manifestazione cui avevano partecipato alcune migliaia di albanesi. La manifestazione era stata indetta per protestare per la morte di tre bambini albanesi che sarebbero stati costretti a lanciarsi in un fiume da ragazzini serbi che li inseguivano con cani. Secondo fonti albanesi, almeno cinque persone (due albanesi e tre serbi) sono rimaste uccise negli incidenti e oltre 200 sono rimaste ferite. Altre fonti parlano invece di sette morti (cinque albanesi e due serbi) e di piu' di 250 feriti. Negli scontri, anche dodici soldati francesi e due danesi della forza di pace (Kfor) sono rimasti feriti, quattro dei quali gravemente: lo hanno detto fonti militari a Pristina. Tutti i soldati risultano feriti da schegge, ma non si hanno al momento informazioni sulle loro condizioni. Negli scontri, sono rimasti feriti anche agenti della polizia locale. Gli incidenti sono scoppiati quando i manifestanti albanesi che si erano radunati nella parte meridionale di Kosovska Mitrovica hanno tentato di assaltare il ponte sul fiume Ibar che conduce alla parte nord della citta' abitata da serbi. I soldati della Kfor hanno tentato di disperdere la folla sparando gas lacrimogeni. Nel frattempo dall'altra parte del ponte si erano radunati manifestanti serbi, che a loro volta hanno tentato l'assalto al ponte. Poi, secondo testimoni, gli albanesi hanno superato il ponte sul fiume Ibar che era presidiato dai militari francesi e hanno dilagato nella zona nord della citta' abitata dalla maggioranza serba. Gli scontri si sono allora allargati al sobborgo di Caglavica, vicino Pristina. Le donne e i bambini del sobborgo, ha detto il leader serbo kosovaro Momcilo Trajkovic al telefono con radio B-92, vengono radunati in vista di una imminente evacuazione, mentre sono in fiamme una decina di case serbe e si sentono spari ovunque. Abitazioni di serbi sono state date incendiate nella citta' di Gjilane, nel Kosovo occidentale e violenti scontri tra serbi e albanesi sono avvenuti nelle vicinanze della citta' di Peje, provocando la morte di un civile albanese e il ferimento di numerosi altri. A Belgrado, il Parlamento serbo ha indetto una riunione di emergenza sugli incidenti, al termine della quale e' atteso un discorso televisivo alla nazione del premier Kostunica - che intanto ha gia' parlato per telefono con il capo dell'Umik Harry Holkeri. Il presidente del Parlamento Predrag Markovic - che e' anche presidente ad interim della Serbia - si e' detto ''scosso e molto preoccupato'' dalle esplosioni di violenza in atto. Il responsabile serbo della questione kosovara Nebojsa Covic ha invitato la popolazione di Kosovska Mitrovica, serbi e albanesi, a evitare ulteriori provocazioni, e ha chiesto a Kfor e Unmik di adoperarsi per separare i contendenti.
17/03/2004 15:38 ------------------------
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