Contro chi vuole criminalizzare che combatte sharon dandogli dell'antisemita
Nei giorni scorsi è stato reso noto un rapporto sul antisemitismo commissionato dallOsservatorio europeo sui fenomeni razzisti e xenofobi, pronto già da marzo ma pubblicato solo ora, evidentemente aveva preoccupato lEuropa politica, grazie alle indiscrezioni del Financial Times. Il rapporto sostiene che un nuovo antisemitismo sta conquistando lEuropa, antisemitismo che vede alleati nella crociata razzista: neonazisti, organizzazioni mussulmane e sinistra antagonista. Il rapporto evidenzia pure come lintensificarsi di questi sentimenti in Europa (soprattutto in Svezia, Italia, Spagna, Frangia) coincida con linizio e lo sviluppo della seconda intifada. Nel vecchio continente fenomeni di rigurgiti nazisti e antisemiti non sono certo nuovi, e questi gruppuscoli sono i responsabili di profanazione di cimiteri, attacchi alle sinagoghe, scritte xenofobe, ma questi non sono fatti nuovi, nè questi fatti nuovi sono cresciuti in maniera esponenziale così da farsi particolarmente preoccupanti. Un fenomeno relativamente nuovo è invece quello delle organizzazione di giovani mussulmani che a volte scaturiscono in comportamenti violenti. Invece la tesi veramente pericolosa del rapporto, poi ripresa e urlata con forza dai media è quella dellantisemitismo interno alla sinistra quella di tradizione terzomondialista e antimperialista, come di quella no global. Il rapporto giustifica questa affermazione parlando di crescenti manifestazioni pro palestinesi organizzate con associazioni islamiche, i cui contenuti (slogan, striscioni ecc.) fossero antisemiti. Il teorema pericoloso e strumentale è sempre quello: opporsi e denunciare la politica criminale di Sharon, vuol dire essere antisemiti, senza riuscire a discernere la questione politica dallidentità religiosa di Israele. La crescente criminalizzazione di chi combatte con forza le politiche israeliane e lipotesi di uno stato tutto sionista che genera (e qui non cè bisognosi di dossier per capirlo) in Palestina razzismo e apharteid, è chiara e pericolosa, anche perché non si sta parlando di gruppuscoli ma di centinaia di migliaia di persone scese in piazza in tutto il mondo. Di questo clima è responsabile imparte anche la Comunità ebraica sempre più chiusa e pronta a fare muro nel difendere Israele, a volte giustificando gli orrori di Sharon con la guerra al terrorismo. Questo ha portato anche allincomprensione tra la sinistra e la Comunità, da sempre vicine, che hanno portato a spiacevoli incidenti come le sassate e lassalto alla sede di Liberazione oppure laggressione ai danni di Rossana Rossanda e Agnoletto alluscita del Cs Rialto dentro il vecchio ghetto di Roma. Amos Luzzato, che accompagna Fini nel suo viaggio in Israele dandogli la sua benedizione nellentrata ufficiale nel mondo degli antifascisti (!) e dei democratici, avvallando così anche le posizioni del governo italiano sulla questione mediorientale (nemmeno Bush è filo-isrealiano come Berlusconi), non aiuta certo il rapporto tra gli ebrei italiani e la sinistra, soprattutto di quella che da sempre è erede di un antifascismo non solo democratico ma anche militante, di quella sinistra erede della resistenza e di tutte le lotte sociali, come non aiutano dichiarazioni di Luzzato, come questa, davvero senza senso: Neonazisti, islamici e no-global confluiscono sullo stesso sentiero perché in assenza dellebreo da attaccare si scontrerebbero tra di loro
MAKNO
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